Luca Fanesi verso la terza operazione alla testa
Prima dello scorso 5 novembre Luca Fanesi era solo un uomo di 44 anni tifoso della Sambenedettese. Dopo i fatti accaduti all’esterno dello Stadio Menti di Vicenza è diventato, suo malgrado, un nuovo caso simbolo per le tifoserie di tutta Italia e non solo.
Dopo i tafferugli che vedono coinvolti i tifosi marchigiani e che vedono come protagonisti anche i tifosi locali e un nutrito contingente di Reparto Celere, si accascia al suolo in una pozza di sangue.
I testimoni presenti raccontano che è stato picchiato in maniera gratuita, dai celerini incattiviti, ma gli agenti , come sempre, negano spiegando che Fanesi è rimasto ferito sbattendo contro il marciapiede,dopo essere inciampato mentre tentava di scappare.
Luca Fanesi è stato per settimane in coma al nosocomio vicentino e la sua famiglia viene aiutata logisticamente anche dagli stessi tifosi locali, che si sono fatti carico del vitto e dell’alloggio per i famigliari.
Nei prossimi giorni dopo essersi risvegliato da un coma indotto, verrà sottoposto a un terzo intervento chirurgico alla testa.
Nel referto medico del 118, consegnato alla famiglia Fanesi dopo un lungo iter burocratico durato tre mesi, si parla espressamente di “Trauma cranico durante colluttazione con organi Ps”, una ipotesi totalmente sovvertita dal documento che lo ha visto ricoverato, che invece parla di “violenza altrui e lesioni personali“.
Anche la documentazione video, ripresa in un servizio anche dalla trasmissione Le Iene di Italia 1, sembra avvalorare le testimonianze dei tifosi presenti che, in maniera univoca, parlano di un atto deliberato della polizia verso un tifoso inerme.
In questo video, girato dagli abitanti di un palazzo prospiciente, si vedono i tifosi inseguiti dalle forze dell’ordine e al secondo 0.11″ si sente netto un colpo che pare coincidere con la manganellata sul capo di Luca Fanesi.